Chiesa di san Salvatore, la cui costruzione risale al 313 d.C. grazie al contributo dell’imperatore Costantino. La ebbe la funzione di parrocchia dal 1573 al 1921, dopo essere stata abbandonata e più volte saccheggiata.
Chiesa del XII secolo , appartenuta al principio alla famiglia Del Lago, e attualmente ancora, di proprietà privata, conserva attualmente una tela raffigurante il Santo.
Largo S.Giovanni - All’interno del largo vi è situata la chiesa di San Giovanni ,1300; e l’Ospedale Gerosolimitano che ci ricordano come Monopoli sia stata un’importante sede dei Cavalieri di Malta
La piazza considerata più antica della città. Palazzo costruito alla fine del XVIII secolo, in stile tardo barocco. Il palazzo tra il 1960 e il 1990, fu sede dell’istituto Statale d’Arte. Su Piazza Palmieri domina il campanile di SS.Pietro e Paolo, realizzato nel XVIII secolo su un’antica torre d’avvistamento, mentre ‘attuale chiesa di S.Pietro e Paolo è stata costruita nel XVI secolo, dopo quella del 329 d.C. e quella medievale in stile Romanico. Attualmente chiusa per motivi di sicurezza.
In via San Leonardo vi troviamo la Chiesa di San Leonardo e l’ex monastero delle Benedettine.
La chiesa fu edificata nel 1745 dall’ingegnere leccese Mauro Manieri, in stile tardo-barocco. All’interno si trovano una serie di dipinti del XVI e XXVII secolo di scuola veneta e napoletana. L’ex Monastero delle Benedettine, di origine cinquecentesca, fu confiscato dallo stato dopo l’Unità d’Italia, è stato sede di alcune scuole e attualmente non ha destinazione d’uso.
Risalendo via Argento troviamo sulla nostra destra la Chiesa di S.Maria del Sufragio, comunemente chiamata “Purgatorio”; costruita nel 1668 diciotto anni dopo fu gravemente danneggiata dal crollo del campanile della Cattedrale romanica, la chiesa fu completata nel 1716. La chiesa al suo interno è in stile barocco classico, con un forte utilizzo della pietra leccese. Molto interessante il portone in legno, sul quale cono scolpiti in modo simbolico tutti i mestieri dal basso verso l’alto per importanza sociale, la cui differenza è pareggiata alla morte , allegoricamente rappresentata da due scheletri.
La Cattedrale Maria SS. Della Madia, realizzata dal 1742 al 1772, in stile tardo barocca; la chiesa va a sostituire la chiesa romanica del XII secolo, ritenuta inadeguata “al popolo cresciuto”. Costruita da due “maestri muratori ingegneri” di Michele Colangiulli di Acquaviva e Pietro Magarelli di Molfetta. La Cattedrale si sviluppa su 3 navate lunghe 64 m, arricchite di una serie di cappelle, alcune delle quali impreziosite da dipinti , olio su tela, , come ; la “Cappella del Santissimo”, la “Cappella si S. Michele Arcangelo”, o la “Cappella di San Giacomo Campostella”, ed altri ancora.
la Madonna della Madia (madonna della zattera), una tela giunta nel porto monopolitano su di una zattera il 16 Dicembre del 1117 e da allora divenuta la protettrice della città.
La Cattedrale è fiancheggiata da un muraglione edificato nel 1786 per tutelare dai venti i fedeli. Difronte alla cattedrale si trova il Palazzo vescovile edificato nel 1609 il cui ingresso principale si trova alle spalle; mentre sulla destra (avendo alle spalle la porta della cattedrale) vi è l’ex Palazzo del Seminario, divenuto ormai l’Archivio Unico Diocesano ed il Museo Diocesano.